PIATTI E PATTI DA POLITICI

13 luglio 2014

PIACERI di Camilla Baresani

A Roma, nell’ora dilatata del pranzo, la zona del Pantheon e quella della Fontana di Trevi si trasformano in mense per parlamentari, questuanti, giornalisti.
Ad aver tempo, e pazienza, ci sarebbe da piazzarsi a certi tavoli in posizione nevralgica per farsi un’idea di quanti pettegolezzi e strategie e illazioni fantapolitiche vengano scaricati attorno ai piatti di pasta, alle puntarelle, agli abbacchi.
E non è da credere che tutto si svolga nei soliti ristoranti celebri: anche in locali più nascosti si tramano e ordiscono direzioni e presidenze, se non altro a livello di chiacchiere. L’Osteria del Sostegno, che però tutti chiamano “da Marco”, è un localino minuscolo nascosto in un pertugio a pochi metri dal famoso Fortunato al Pantheon. È situato in fondo a un vicolo cieco: pochi tavoli stretti davanti all’ingresso, con le stufe a gas durante l’inverno (sono i più frequentati) e una sola piccola sala. All’ora di pranzo i clienti sono un piccolo gruppo di habitué: giornalisti del «Foglio», collaboratori del «Riformista», politici di varie levature e schieramenti.
Rari gli avventori con l’aria da turista. Seduta a uno di questi tavoli, un paio d’estati fa mi capitò di osservare da vicino il laborioso riporto corvino del senatore Renato Schifani, che poi, divenuto oggetto di lazzi giornalistici, venne fortunatamente dismesso.
Marco, il gestore, è una specie di George Clooney alla romana, e immagino che la medesima attenzione all’aspetto che mostra avere per se l’abbia ispirato al momento di scegliere le cameriere, che oltre a essere gentili sono particolarmente carine. Il menù è costituito da piatti tipici romani: bruschetta, pasta cacio e pepe o alla “Checca” (con pomodorini freschi), saltimbocca, abbacchio e scamorza grigliata.
La mano del cuoco potrebbe essere più leggera sull’olio di piatti “saltati” come la cicoria e gli straccetti, e tuttavia siamo nella media di gran parte dei ristoranti romani.
Ci sono anche alcuni piatti più inventivi, come l’ottima insalata di carciofi, avocado e noci, e il gustoso baccalà marinato al pepe rosa con pomodori Pachino. Il conto è leggero: per un pasto completo si spendono tra i 30 e i 35 euro.

Categories: Sole 24ore

One Comment

  • Mr WordPress
    13 luglio 2014

    Ciao, questo è un commento.
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